Era uso, almeno fino alla seconda metà del XX secolo,
che al maestro direttore della Cappella Musicale Pontificia, la “Sistina”, fossero
non di rado commissionate nuove composizioni per celebrazioni particolarmente
importanti come l’incoronazione o le
esequie del Pontefice. In questo caso veniva richiesta al direttore una propria
interpretazione musicale delle notissime antifone in uso nelle cerimonie
papali, come il “tu es petrus”, ma accadeva anche che fossero commissionati
canti prettamente liturgici, parti del cosiddetto ordinario della Messa. A richiederle spesso era il Prefetto delle cerimonie, ma
è capitato che il desiderio fosse espresso dallo stesso Pontefice; più frequente
il caso in cui era il maestro direttore a comporre per propria iniziativa,
dedicando poi messe e mottetti al papa. Così facendo andava anche ad arricchire
il patrimonio proprio ed esclusivo della Cappella musicale.
«Dov'era, com'era»
Storia di una ricostruzione, quella della antica e venerabile Abbazia di Montecassino, simbolo di un'Italia che rinasce e di una Chiesa di popolo, ancora saldamente stretta attorno ai suoi pastori.
Pio X, papa santo e riformatore
In occasione
del centenario della morte di San Pio X, avvenuta nella notte tra il 20 e il 21
agosto 1914, giovedì prossimo, 12
giugno, si terrà a Roma una giornata di studi dal titolo San Pio X - Un papa riformatore di fronte alle sfide del nuovo secolo.
L’evento avrà luogo presso l’aula che porta il nome di papa Sarto, l’Aula “San
Pio X” in via della Conciliazione.
L’evento, promosso dal Pontificio Comitato di Scienze
Storiche, è stato presentato stamattina in Sala Stampa, ove si sono
succeduti gli interventi di padre
Bernard Ardura, Presidente del Pontificio Comitato, e del professor Alejandro Mario Dieguez,
dell’Archivio Segreto Vaticano. L'intento, secondo le parole del professor
Dieguez, è quello di «recuperare il Pio
X della storia e non quello del mito, il Pio X del
"La chiesa si riempiva di gente ogni domenica"
Analisi di una Chiesa umiliata. Proponiamo di seguito alcuni stralci del denso intervento tenuto dal cardinale arcivescovo di Vienna Schonborn il 10 dicembre 2013 nel Duomo di Milano. Tra le tante riflessioni proposte, molte delle quali discutibili e forse troppo spinte, abbiamo voluto sottolineare la lucidità con cui il cardinale ha dipinto la drammatica situazione della Chiesa austriaca "un tempo chiesa di stato, imperiale”, non molto lontana da quella italiana, se non sua profetica anteprima.
Splendori francesi dal genio di Raffaello
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